Luca Barabino fondatore e Presidente dell'agenzia di comunicazione Barabino & Partners, racconta all'Economia del Corriere della Sera la comunicazione corporate post covid

Comunicazione: una questione di relazione ma anche di semplicità e felicità

Il Covid lascia in eredità un mercato molto aperto per la comunicazione, vissuta non più come un costo ma come un investimento. Così afferma Luca Barabino, fondatore e Presidente dell’agenzia di comunicazione Barabino & Partners, nell’intervista a firma di Francesca Gambarini sull’Economia del Corriere di lunedì 18 gennaio 2021. Un investimento a sostegno dell’unico bene realmente in grado di influire sulla felicità delle persone: la relazione.

Lo shift profondo che viene evidenziato da Luca Barabino è alla base di un cambiamento radicale del mondo della comunicazione largamente inteso. In generale possiamo affermare che, almeno fino a prima della pandemia, la comunicazione corporate si traduceva principalmente in contenuti di natura finanziaria e la comunicazione di prodotto per eccellenza era quella guidata dal marketing.

Allo stesso tempo, però, iniziavano già a delinearsi all’orizzonte trend che, ad un occhio allenato, facevano rimettere in discussione certezze e modus operandi su cui il consenso era unanime.

Ad esempio, l’affermarsi di fenomeni come l’influencer marketing avevano quale sottotesto il fatto che il pubblico fosse sempre più interessato a costruire e mantenere una relazione con una persona, l’influencer, con la quale condivideva principi, valori, passioni. E proprio in virtù di questa condivisione, era poi più predisposto ad acquistare quanto l’influencer proponeva. O ancora la sempre crescente pubblicazione da parte di istituzioni finanziarie e aziende dei bilanci di sostenibilità, anche quando non obbligate a farlo.

Come più volte si è detto, l’effetto rivoluzionario del coronavirus è stato quello di accelerare fortemente trend già presenti e in movimento. Questo galoppo, diverso rispetto al passo graduale del cambiamento al quale ci adattiamo con più facilità e che diluisce l’aspetto di novità, ha sconvolto la nostra quotidianità. Per questo siamo portati a dire che, d’improvviso, niente sarà come prima.

“Lo scopo batte i risultati: è la nuova comunicazione”. Così L’Economia del Corriere titola l’intervista a Luca Barabino, evidenziando che ora il cambio di passo della comunicazione è necessario, imprescindibile per brand e aziende che vogliono restare competitivi sul mercato.

Come fare? Investendo sulla relazione che non è un bene dal valore economico benché sia in grado di generare valore economico.

Rifocalizzarsi sulla relazione” che non è networking ma “un’intesa diversa, che va cercata e riempita di valore, che deve nutrirsi di una missione, di un purpose sottolinea Luca Barabino. Una relazione basata sulla fiducia che, in ultima istanza, contribuisce alla felicità del proprio pubblico di riferimento.

Ed è forse proprio per questo che “si tolgono aggettivi, si scelgono concetti semplici”, si persegue una strategia di comunicazione “di fatti e meno sensazionalistica”. Perché la felicità è una cosa semplice ed è forse questa la consapevolezza più profonda che il Covid ci ha lasciato.

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