Quando nel mese di marzo varcai la soglia degli uffici milanesi di Barabino & Partners per prendere parte al progetto formativo La Cantera, avevo due certezze.
Il mondo delle Pubbliche Relazioni e delle Media Relations, in tutte le sue sfaccettature, mi affascinava: l’avevo scoperto durante il master in Marketing e Comunicazione, che avevo da poco terminato, ed ero entusiasta di poter approfondire con la pratica. Proprio questa era la seconda certezza: avrei dovuto mettermi in gioco e imparare questo mestiere che tanto mi aveva incuriosito praticamente da zero perché, si sa, è solo con l’esperienza sul campo che si può diventare dei veri e propri comunicatori.
Negli ultimi sei mesi, coinvolta dai colleghi, ho preso parte a vari progetti di comunicazione istituzionale, imparando a conoscere settori differenti, studiare le esigenze dei clienti, le potenziali criticità e provando a delineare la strategia di comunicazione più adatta a valorizzare e accrescere la reputazione del brand o dell’azienda.
Ho avuto modo di sperimentare l’operatività del mestiere della consulenza in comunicazione d’impresa, scoprire ed esercitare quelle skills che un buon comunicatore deve possedere e imparare a utilizzare con le giuste tempistiche e modalità. In base alla mia esperienza, le ho raggruppate in quattro macro-aree: lettura, ascolto, scrittura e parola.
Lettura
Per poter gestire in modo ottimale la relazione con il mezzo di comunicazione della stampa, è necessario conoscerne a fondo struttura e dinamiche: solo così è possibile poi interagire con redazioni e giornalisti in modo efficace. La mia giornata iniziava sempre con un’attenta e meticolosa lettura dei giornali che mi ha aiutato ad avere un’idea più concreta del vasto ed eterogeneo scenario mediatico italiano: ho imparato a conoscere le principali testate italiane ed internazionali, le diverse sezioni che compongono un quotidiano, gli equilibri delle redazioni e le prevalenti aree di interesse dei giornalisti. In quest’ottica è stato particolarmente utile l’essere stata coinvolta in attività di Media monitoring. Dando supporto ai colleghi in attività di analisi quotidiana di media coverage per alcuni clienti, ho potuto acquisire una profondità di sguardo ancora maggiore.
Ascolto
In un’agenzia di comunicazione si dialoga con clienti anche molto diversi fra loro per caratteristiche e necessità. Essere in grado di ascoltare e fare le domande giuste per comprendere a fondo le esigenze del cliente è fondamentale. Essendo coinvolta contemporaneamente in differenti progetti, mi sono sentita spesso “travolta” da un enorme numero di fatti e avvenimenti proposti dai clienti. Come selezionare quelli effettivamente di valore? Solo con una forte propensione all’ascolto sia del cliente che del panorama mediatico, il comunicatore può riuscire a selezionare la notizia più efficace da condividere con testate e giornalisti.
Scrittura
Una volta selezionato il fatto aziendale, bisogna rielaborarlo in termini di notiziabilità. È qui che entra in gioco il comunicato stampa, il principale strumento attraverso cui il consulente in comunicazione presenta una notizia ai media. In questi sei mesi ho avuto l’opportunità di redigerne moltissimi e, grazie ai feedback dei colleghi, ho capito che, grazie a tecniche e regole di struttura, scelta del linguaggio e taglio dei contenuti, una determinata informazione può essere valorizzata divenendo utile per il mondo giornalistico.
Parola
Ma diffondere un comunicato stampa non basta. Una volta scritta, infatti, la notizia deve essere raccontata ai giornalisti. Questa interlocuzione è un momento strategico in cui il consulente deve avere la capacità di destare curiosità e coinvolgere, dimostrandosi credibile e competente. Questa è l’attività in cui il comunicatore mette maggiormente in gioco le proprie capacità relazionali. Esercitare e affinare queste capacità per me è stato senza dubbio fra gli aspetti più sfidanti, di certo mi ha molto aiutato aver preso parte al corso “Public speaking e presentazioni efficaci” che i colleghi di B&People, la divisione di Barabino & Partners specializzata nella formazione nell’ambito della comunicazione, hanno tenuto a beneficio dei consulenti più giovani della società.
Ecco quindi, in base alla mia esperienza come canterana in Barabino & Partners, le quattro soft skills che un bravo comunicatore dovrebbe possedere e che, facendo tesoro dell’esperienza e dei consigli di tutti i colleghi con cui ho avuto occasione di lavorare, ho potuto migliorare, un grande passo avanti per realizzare il mio obiettivo professionale.
Martina Mazza
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Contribuire alla formazione sul campo dei giovani è da sempre una vocazione per Barabino & Partners. Per questo, il programma di tirocinio La Cantera è strutturato in modo da coinvolgere i partecipanti rendendoli parte attiva nei progetti di consulenza in comunicazione d’impresa.
La rubrica “Parola ai Giovani” è uno spazio a loro dedicato. La penna (o meglio, la tastiera) va dunque all’entusiasmo, alla curiosità, alla meraviglia di chi si affaccia ad un mestiere delicato e di grande rilievo per la costruzione dell’opinione pubblica. Con l’augurio che qui possano essere raccolti i ricordi dell’inizio di una carriera ricca di soddisfazioni.
categorie: Parola ai Giovani