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2020: Adapt and Thrive

Ricorderemo il 2020 come l’anno della pandemia da Covid-19, dei lockdown e delle restrizioni, delle quarantene e del distanziamento sociale.

 

Come il virus abbia fatto irruzione nelle nostre vite, sconvolgendone abitudini e libertà ancora non è chiaro. Evidenti e incontrovertibili sono state invece le conseguenze della pandemia: una crisi economica e sociale che, già a marzo, ha portato Goldman Sachs a rivedere al ribasso dell’1% le stime del prodotto interno lordo globale, un declino ancor più consistente di quello registrato in occasione della crisi finanziaria del 2008*.

 

Per il settore delle pubbliche relazioni, operare durante una crisi economica senza precedenti che ha stravolto gli equilibri e le priorità del dibattito pubblico come dei trending topic settoriali, ha comportato la necessità di individuare, fra le pieghe del cambiamento, nuove opportunità.

 

È proprio questa la sfida che Barabino & Partners ha affrontato, in Italia così come all’estero. Elaborando nuove strategie di comunicazione non solo in base ai risvolti economici e sociali della pandemia nei rispettivi Paesi di competenza, ma anche alle particolarità delle differenti culture e dei diversi ecosistemi mediatici nazionali.

 

Ora che il 2020 giunge al termine ed è dunque possibile fare un complessivo bilancio di quest’anno straordinario, i traguardi raggiunti dagli uffici esteri del gruppo Barabino & Partners, operativi nel Regno Unito e nell’area DACH, dimostrano come dalle situazioni più critiche possano nascere nuove idee, progresso e creatività.

 

In termini generali, è stato un anno complesso per chi si occupa di PR e Digital PR nel mantenere le relazioni con i giornalisti. I normali equilibri di relazioni media in cui il peso della fisicità è da sempre stato importante, sono stati stravolti. È stato allora necessario trovare rapidamente nuove soluzioni per promuovere aziende e prodotti, senza incorrere nel rischio di un’estrema semplificazione del sistema relazionale, invece molto complesso e sfaccettato, alla base del mestiere del comunicatore. Capacità di catturare l’attenzione della stampa in contesti meno memorabili di eventi fisici, efficacia nel costruire e veicolare messaggi concreti e rispettosi della difficile situazione che tutti stiamo vivendo sono diventati aspetti imprescindibili della quotidianità lavorativa che hanno portato al raggiungimento di creatività e incisività rinnovate.

 

È stato fondamentale decifrare le nuove tendenze per adattare e rendere efficaci le news story angle. Saper leggere l’attualità e anticipare i trend che si sono poi affermati dichiaratamente a partire dalla primavera, individuando nuove prospettive per ingaggiare la stampa internazionale.

 

L’aver colto il fenomeno dell’accelerazione del digitale per il settore retail, ad esempio, in Italia e Sud Europa ha rappresentato una importante chiave di volta per le media relation. Una tendenza rilevata da Nielsen che ha riscontrato, nel marzo 2020 in Italia, una crescita del settore e-commerce dell’82.3% in Italia. Questa “rivoluzione digitale” è stata ben messa a fuoco da CBI, il think tank di innovazione promosso dall’Associazione Bancaria Italiana, che ha saputo raccontare ai media britannici l’accelerazione repentina nell’adozione dei pagamenti digitali nel Paese, posizionandosi come thought leader internazionale.

 

Anche il settore editoriale ha ripensato a nuove prospettive in chiave digitale per adattarsi al momento storico. La casa editrice tedesca di libri per bambini Sophie Verlag, per esempio, ha realizzato con successo una campagna di crowdfunding spinta da una comunicazione mirata sui social media che ha consentito la raccolta di denaro utile a supportare i progetti editoriali fino a fine anno in un tempo difficile come quello della pandemia da Covid19.

 

La finanza tout court ha dovuto ripensare al suo ruolo in un contesto senza precedenti, riscoprendo il significato profondo di investimenti ESG in un momento fortemente sfidante per il mondo imprenditoriale. Il private capital ha potuto beneficiare di una rinnovata attenzione laddove, come nel caso di Magnetar Capital, ha saputo valorizzare il proprio ruolo a supporto delle imprese europee in tempi di difficile accesso ai mercati.

 

Vincenzaoro, la fiera mondiale dedicata al mondo della gioielleria, è riuscita a superare l’ostacolo forse più complesso: convertire una degli eventi più importanti del settore in un appuntamento ibrido esclusivo, VOICE (Vicenzaoro International Community Event) che, dopo il lungo lockdown, ha riconnesso i player del settore sia a livello fisico che a livello digitale – con venti seminari, più di seicento business meeting online e una folta partecipazione da tutto il mondo con 3.5 milioni di visualizzazioni.

 

Questi alcuni esempi di come lo spirito di adattamento e la propensione all’innovazione di abitudini relazionali finora consolidate abbiano riscritto la quotidianità dell’impegno dei team internazionali di Barabino & Partners. Impegno che continuerà nei mesi a venire, partendo sempre dall’ascolto del cliente e dall’analisi puntuale di uno scenario in continua evoluzione e facendo tesoro degli insegnamenti dei mesi passati.

 

Se è vero che gli aspetti critici del 2020 siano stati numerosi e probabilmente prevalenti sulle buone notizie, un segnale positivo arriva proprio dal mondo della comunicazione: secondo il piu’ recente sondaggio condotto dalla Public Relations and Communications Association, l’associazione di categoria delle relazioni pubbliche del Regno Unito, emerge infatti come il 90% dei leader della industry sia fiducioso sul superamento della crisi da parte delle rispettive realta’**.

 

Vogliamo interpretare questo dato come ulteriore conferma di appartenere a un mondo resiliente e in costante evoluzione creativa. Guardiamo con ottimismo e fiducia al 2021 e al futuro, certi che nuove opportunità si presentano al comunicatore che mantiene vigile e ampio il proprio sguardo.

 

*Fonte: Reuters

**Fonte: PRCA

categorie: opinioni e attualità