Il mondo si avvia verso una nuova epoca, l’emergenza coronavirus ha infatti spezzato gli equilibri preesistenti e posto le basi per un cambiamento duraturo in tutti i settori. Anche la comunicazione ha fortemente risentito dell’impatto del covid-19. Come ha osservato Luca Barabino, in conversazione con Auro Palomba e Giuliana Paoletti in occasione dell’appuntamento “Ricostruire l’immagine del paese” durante la HR TV Week di LeFonti.it.
“La comunicazione è già cambiata. Non ci troviamo nell’intervallo fra un prima e un ritorno al prima, siamo già entrati nel dopo. In una fase in cui abitudini, consuetudini e stili di vita sono cambiati e questo comporta un cambio di paradigmi, modalità e contenuti della comunicazione”, ha affermato Luca Barabino. La comunicazione, in questo nuovo scenario, assume un ruolo ancor più importante in quanto mezzo di diffusione del cambiamento, stimolando il dialogo e lo scambio di informazioni ed esperienze. Inoltre, come ha rilevato Barabino, la comunicazione rappresenta la voce della relazione che “resterà sempre protagonista fra imprese e brand e i propri consumatori/clienti e il territorio”.
La relazione resta dunque centrale, una relazione in cui il lato umano ed emotivo assume ora una rilevanza maggiore, tanto nella comunicazione interna quanto nella comunicazione istituzionale, di brand e di prodotto. “Le aziende non dovranno più comunicare solo per performance. La salute del business deve essere accompagnata da un concreto e reale impegno sociale”, ha affermato Barabino.
La CSR, ora che abbiamo vissuto in prima persona una catastrofe naturale, acquista tutto un altro perché. Ed è proprio al perché, al why, alla Vision aziendale che si deve guardare per costruire i nuovi paradigmi della comunicazione. Questo significa anche una nuova attenzione ai valori dell’azienda, mai come in questo momento vitali per mantenere viva la brand identity e traghettarla in sicurezza verso il new normal. “Le aziende devono essere sane, ma la salute deve essere accompagnata da un concreto e reale impegno sociale. Le questioni sociali sono problemi di cui l’imprenditore illuminato deve farsi carico”. E la comunicazione è in grado di innescare un “circolo virtuoso, tale per cui interi settori arrivano a mettersi in discussione”, ha sottolineato Barabino, portando l’esempio di Giorgio Armani che ha dato via al ripensamento dello sviluppo industriale del settore fashion combinando una sequenza di scelte forti e decise ad una “comunicazione chiara, semplice e diretta. Basti pensare all’eco e all’impatto che hanno avuto l’intervista a WWD e la scelta di trasferire a Milano la sfilata della linea Armani Privé”.
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