Gli equilibri del settore media post covid e il lancio del nuovo Sole 24 Ore

Il Sole 24 Ore annuncia per il 16 marzo un importante rinnovamento del quotidiano, tanto nella forma che nei contenuti. Un cambio di passo da leggere alla luce dell’impatto che la pandemia ha avuto sull’ecosistema dell’informazione e dei media.

 

 

I nuovi equilibri dell’informazione post covid: una ritrovata autorevolezza in prospettiva cross-mediale

 

Il Covid ha riportato in scena le fonti di informazione tradizionale. Ne avevamo parlato all’indomani della pubblicazione del Digital News Report 2020, realizzato dal Reuters Institute in collaborazione con l’Università di Oxford. In particolare, in Italia è aumentata la fruizione di notizie sul web ma provenienti da fonti classificabili come tradizionali: i siti web dei quotidiani e delle agenzie stampa. In un clima di incertezza, l’autorevolezza dei media tradizionali ha catalizzato la fiducia di un pubblico interessato a saperne di più, alla ricerca di fonti qualificate per comprendere risvolti e conseguenze dell’evento pandemico.

 

Inoltre, si è registrato un maggior avvicinamento alla versione digitale dei quotidiani: Audipress riportava a giugno un + 11,8% della lettura dei quotidiani in edizione digitale che è diventato un +23,9% a novembre 2020. Segno di una rinnovata attenzione da parte del pubblico nei confronti della carta stampata che, per migliore fruibilità, si sposta sul digitale.

 

Last but not least, i canali social, le newsletter, le app, i podcast delle testate giornalistiche che, forti dell’autorevolezza riconquistata, si muovono strategicamente in visione di un futuro che vede espandersi le coordinate dei tradizionali universi narrativi. D’un canto, Audiweb e Nielsen hanno rilevato una crescita fra il 60% e il 118% dell’audience digitale durante il periodo Covid. D’altro canto, L’E&M Outlook di PwC 2020-2024 ha individuato l’Italia quale leader di mercato nella crescita delle connessioni per smartphone in Europa occidentale.

 

L’espansione del segmento OTT (Over The Top) e cioè della diffusione di contenuti web based accessibili attraverso una molteplicità di device, implica una rivalutazione degli strumenti di comunicazione digitale che non sono più cassa di risonanza di un “big bang” cartaceo ma sono autonomi produttori di contenuti, format, approfondimenti, infografiche.

 

È in questo contesto che Il Sole 24 Ore annuncia un profondo rinnovamento. La testata, già durante il periodo clou della pandemia, aveva attivato una serie di iniziative per fornire al proprio pubblico informazioni vere, chiare ed esaustive fra cui podcast, approfondimenti nella sezione premium 24+, live su Instagram e Facebook. Continua nel percorso di evoluzione dando quello che il Direttore Tamburini ha definito “un segnale forte: superare l’emergenza e lanciare un nuovo Sole”.

 

 

Il nuovo Sole 24 Ore: maggiore leggibilità e informazione autorevole a servizio di precisi bisogni informativi

 

Dal prossimo 16 marzo sarà in edicola fisica e digitale un Sole 24 Ore differente per forma e approccio ai contenuti.

 

Grossa differenza rispetto al passato: il quotidiano adotterà un formato tipo Tabloid, sul modello del Financial Times, con una colonna in meno e uno svolgimento più verticale. Per migliorare la leggibilità, maggiore grandezza del font e dell’interlinea. Degli accorgimenti che garantiranno anche una maggiore fruibilità digitale, in considerazione del fatto che il Sole 24 Ore è leader nella diffusione delle copie digitali.

 

E poi, aggiustamenti che ben evidenziano la mission della testata: fornire un’informazione orientata alla comprensione dell’attualità nei suoi risvolti sull’economia e la finanza italiane ad un target che è per il 47% laureato e per il 41% composto da imprenditori, dirigenti, liberi professionisti.

 

Cambia quindi il nome della sezione dedicata alle notizie dall’estero da “Mondo” a “Economia e Politica internazionale” che esprime due convinzioni. La prima, come ha affermato il Direttore Tamburini, che “per capire l’economia italiana, serve quella internazionale”. La seconda, che il Sole 24 Ore non è un quotidiano generalista.

 

Raddoppia lo spazio dedicato ad analisi e commenti, valorizzando così il ruolo del quotidiano di proporre chiavi di lettura di avvenimenti e notizie, andando “al di là della cronaca e del racconto dei fatti” per i quali, sottolinea Tamburini, “abbiamo il digitale”. Una scelta che esprime una certa lettura del settore media e delle sue prospettive, ma anche e soprattutto la volontà di rispondere di conseguenza, in ottica cross-mediale.

 

Altre novità saranno da scoprire in edicola, tutte costituiscono la funzionale risposta al cambiamento che ha investito l’ecosistema dell’informazione e della sua fruizione in considerazione del target di riferimento della testata. Cambiamento che il Sole 24 Ore ha saputo cogliere a beneficio dei suoi lettori per il 75% abbonati, indicatore che testimonia la fiducia che nutrono nei confronti della testata.

 

Ultima anticipazione, nel Domenicale troveranno casa due nuove sezioni, una dedicata alla serie TV (contenuto OTT). Sapevate che il 36% dei lettori del Sole 24 Ore ha fra i 25 e i 44 anni?

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