Gruppo Bancario Cooperativo ICCREA

Retail banking e digitale: una questione anche di territorio e sostenibilità

Come rimanere competitivi nel retail banking? Lo scenario è profondamente mutato anche in virtù dell’accresciuta propensione del cliente all’utilizzo di strumenti digitali causata dal coronavirus che ha accelerato sia la domanda che l’offerta di servizi online.

 

L’impegno richiesto agli operatori del settore è notevole. Per questo, a supporto di banche, assicurazioni, SGR, società finanziarie di credito al consumo, ABI – Associazione Bancaria Italiana, promuove l’evento #ilCliente giunto quest’anno alla 3° edizione e organizzato da ABIServizi. Un momento di confronto ricco di spunti e prospettive sul futuro del retail banking.

 

Si tratta quindi di operare rapidamente scelte strategiche e di investimento, preservando e accrescendo il valore del brand attraverso nuovi meccanismi di relazione con il cliente che siano in grado di garantire un’esperienza sempre più rilevante ed empatica, una maggiore forza e credibilità del brand e una piena condivisione di valori.

 

PMI e territorio: il digitale quale facilitatore nell’accesso alla liquidità

 

L’emergenza coronavirus ha posto le banche in una posizione nuova nella relazione con i propri clienti. Sono state e continuano ad essere il trait d’union fra le decisioni economico-finanziarie prese a livello governativo e la concreta necessità dell’accesso al credito e alla liquidità. In un contesto in cui le tradizionali modalità di dialogo non erano più attuabili. Ma sarebbe riduttivo interpretare la digitalizzazione della relazione unicamente riguardo agli aspetti del dialogo con il cliente. Come ha affermato Mauro Pastore Direttore Generale di Iccrea Banca, digitalizzazione significa anche “la possibilità di beneficiare di opportunità sinora disponibili solo per grandi imprese”.

 

Le banche di credito cooperativo sono infatti le uniche presenti in modo capillare su tutto il territorio nazionale, anzi “dei circa 1800 comuni in cui le nostre filiali sono presenti, circa la metà vedono il credito cooperativo quale unico attore bancario presente, rendendoci interlocutori esclusivi del tessuto imprenditoriale di quel territorio”, sottolinea Pastore. Un ruolo che Iccrea Banca ricopre con grande responsabilità e impegnandosi a livello strategico affinché le banche di credito cooperativo del Gruppo implementino soluzioni operative per rendere concreta la possibilità per le PMI di “essere agganciate alla digitalizzazione”. Questo significa affiancare le PMI in qualità di “veri e propri incubatori per il loro sviluppo, come successo con Satispay, e di mettere a disposizione centri di innovazione territoriale come innovation labs, mentorship, spazi di coworking, fino ad accordi con private equity”.

 

Digitale e prospettive future: accesso al digitale in chiave sostenibile

 

Digitalizzazione del retail banking significa anche muoversi in ottica di sostenibilità economica e sociale a supporto dell’attività imprenditoriale del territorio. Il credito cooperativo è un attore che consente di vincere le barriere all’ingresso nell’innovazione, in molte realtà territoriali anche l’unico attore. In questo senso, le BCC del Gruppo Iccrea rappresentano un ottimo esempio di valorizzazione di criteri ESG, essendo la corporate identity stessa delle banche sostenibile. Come afferma Pastore, infatti, “la sostenibilità è parte del DNA delle BCC e crediamo di poterla conciliare con il nostro disegno industriale a supporto delle famiglie delle piccole medie imprese: la sostenibilità si può infatti declinare anche attraverso la possibilità di dare opportunità tecnologiche”.

 

Dunque, dopo l’iniziale fase della crisi in cui le banche hanno gestito un’emergenza in termini di accesso immediato alla liquidità, si tratta adesso di implementare processi tecnologici in grado di garantire in modo continuativo l’accesso al credito alle PMI italiane diffuse sul territorio, in ottica, se vogliamo, di garanzia di pari opportunità rispetto alle PMI attive nei grandi centri urbani che possono dunque beneficiare di altri network e soluzioni. “La mutualità costruttiva nelle BCC del nostro Gruppo sta evolvendo verso opportunità tecnologiche come ulteriore fonte di crescita per le PMI”, afferma Pastore, “per esempio attraverso lo sviluppo di piattaforme tali per cui l’azienda non debba trovare da sola i propri investitori”.

 

In quest’ottica, Iccrea Banca sta implementando sistemi di crowdfunding e di invoice trading, per rendere possibile il factoring anche a fronte di fatture dagli importi contenuti. Dunque, strumenti e strategie funzionali a posizionare le BCC del Gruppo Iccrea quale “Banche amiche, Banche vicine per poter parlare del post covid”. Supportare proattivamente le PMI oggi è infatti un imperativo nell’interesse dell’impresa, certamente della Banca, “ma soprattutto del Paese che ha bisogno di ritrovata capacità produttiva da mettere sul campo“, conclude Pastore.

 

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