Podcast: vent’anni e non sentirli

Vi capita mai, mentre camminate per strada o vi trovate sui mezzi, di vedere qualcuno con gli auricolari e domandarvi quale canzone stia ascoltando? Magari cercate di capirlo da qualche dettaglio o dal suo abbigliamento. Ma se proprio quella stessa persona inizia a ridere a crepapelle o ad assumere un’espressione preoccupata, ecco che le certezze crollano: non si tratta certo di un brano musicale…

Ma allora che cos’è che sta ascoltando?

Quasi sicuramente, si tratterà di un podcast. Ovvero un contenuto audio, che può essere ascoltato su un’apposita piattaforma digitale di streaming in qualsiasi momento.

 

 

La parola podcast è un termine che – probabilmente non vi sembrerà vero – ha quasi 20 anni: è stata infatti coniata nel 2004 dal giornalista inglese Ben Hammersley su un articolo di The Guardian, unendo le parole iPod e broadcast. I podcast però nascono ancora prima (nel 2000, per essere precisi) come file MP3 condivisi attraverso i feed RSS.

Vent’anni e non sentirli, si potrebbe dire. Infatti, i podcast sono più attuali che mai.

 

I podcast in Italia

 

Secondo la ricerca di scenario IPSOS 2021, in Italia, il 31% degli intervistati ha ascoltato almeno un podcast nell’ultimo mese; un dato che si traduce in 9.3 milioni di ascoltatori mensili,1 milione in più rispetto all’anno precedente.

 

L’aspetto più interessante è che quello dei podcast è un pubblico ingaggiato, con una forte propensione all’acquisto e molto ricettivo: il 47% degli intervistati non solo ha ascoltato i messaggi pubblicitari presenti all’interno del loro contenuto audio preferito, ma ha anche poi compiuto un’azione, come cercare maggiori informazioni sul prodotto o sul brand, fino addirittura al completamento dell’acquisto.

 

Quanti sono i podcast in Italia?

È difficile riuscire a dare un numero esatto. Si stima che siano più di 25.000, di cui un 36% pubblicato negli ultimi due anni. Molte persone hanno infatti approfittato dei periodi di chiusure e lockdown per lanciare il proprio podcast, al punto che, per un periodo, su Amazon sono arrivati a essere sold out gli appositi microfoni per la registrazione.

 

Che cosa ascoltano gli Italiani?

I generi sono molto vari e spaziano dalla cultura all’arte, dalle news all’intrattenimento. La categoria news è sicuramente un caso interessante a cui prestare molta attenzione, specie per chi lavora nel nostro settore.

Millennials e Gen Z, infatti, utilizzano sempre di più i podcast come principale fonte di informazione, grazie a “programmi” quotidiani che funzionano quasi come dei radiogiornali, ascoltabili però in qualsiasi momento della giornata. Tra questi, Morning, la rassegna stampa prodotta da Il Post e condotta dal suo vicedirettore Francesco Costa e The Essential, una produzione Will Media, che in cinque minuti racconta una notizia o un fatto di attualità del giorno.

 

Le opportunità per le aziende

 

Un’azienda che volesse esplorare questo medium oggi, si troverebbe di fronte a due possibili strade: produrre o sponsorizzare.

 

Produrre un podcast permette di utilizzarlo come strumento di racconto della propria realtà, del proprio settore o anche come piattaforma sui cui fare education circa tematiche relative al proprio business.

Per farlo, ci si può affidare a dei professionisti del settore, che solitamente si occupano di tutto: dalla scrittura alla produzione, fino alla messa online del prodotto finale.

Il bello dei podcast, però, è che possono essere prodotti anche in-house: chi vuole mettersi in gioco ha a disposizione tante piattaforme su cui registrare, editare e pubblicare il proprio podcast e, addirittura, misurarne le performance in totale autonomia.

 

 

La seconda strada è quella della sponsorizzazione: sono numerose le aziende che scelgono di pubblicizzare i propri prodotti e servizi all’interno di un podcast già esistente, affine per tematiche e target. Come risultato un messaggio personalizzato, ingaggiante e dai caratteri spontanei, che quindi gli ascoltatori difficilmente “skipperanno”, perché percepito come parte integrante del podcast stesso.

 

Per un’azienda, indipendentemente che operi nel B2C o nel B2B, i podcast rappresentano sicuramente un’opportunità da esplorare, non solo perché il numero di ascoltatori è in costante crescita, ma, soprattutto, perché attraverso questo medium si ha la possibilità di entrare nella routine quotidiana di possibili consumatori, instaurando con questi un rapporto di fiducia solido e continuativo.

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