“Perché buttate la spazzatura nel Gange?”, chiede Alex Bellini, esploratore internazionale e Ambassador di One Ocean Foundation, durante una delle sue imprese: risalire uno dei fiumi più inquinati al mondo. La risposta è ancora più agghiacciante della domanda: “Perché lungo il corso del fiume prima o poi qualcuno recupera i sacchetti buttati”.
Chi è, chi dovrebbe essere, questo “qualcuno”? L’inquinamento delle acque è un problema che dobbiamo risolvere noi, e il tempo stringe. Dobbiamo informarci, saper comunicare e rispondere alla call to action che One Ocean Foundation, nata per iniziativa di YCCS, ha lanciato. Gli oceani non possono più aspettare.
Il Programma 2019 di One Ocean Foundation parte da un presupposto incontrovertibile: il 2018 è stato l’anno nero per l’oro blu, l’anno più caldo di sempre. Più calore significa meno ossigeno. Si stima che, assorbendo gli gli oceani oltre il 90% del calore generato dalle attività umane, se la quantità complessiva di calore assorbita negli ultimi 65 anni fosse rilasciata nell’atmosfera in un unico momento, la temperatura generale dell’aria si alzwerebbe improvvisamente ai 33,3 °C. One Ocean Foundation ha annunciato, durante la conferenza stampa tenutasi ieri a Milano, in un gremito Teatro Parenti, come intende rispondere alla sfida di salvare gli oceani.
La sostenibilità oggi non può esaurirsi in buoni propositi, ma deve ispirare azioni concrete per invertire un trend di dati e immagini agghiacciante. Senza andare troppo lontano, complice la siccità, il nostro Po è diventato una distesa di plastica. One Ocean Foundation parte anche da qui, dalla nostra Italia, perché così come non si può costruire una casa partendo dal tetto, per ripulire gli oceani dobbiamo partire dai fiumi.
Per concretizzare un progetto, c’è bisogno di un team. Come si può riuscire a sensibilizzare e coinvolgere le persone? Tre gli ingredienti fondamentali: la conoscenza approfondita del fenomeno, la capacità di renderlo accessibile e la capacità di raccontarlo in modo incisivo.
“Non possiamo più aspettare le iniziative governative, non possiamo più aspettare che l’altro faccia il primo passo”, le parole di Jan Pachner, Segretario generale One Ocean Foundation e YCCS, sottolineano come questa missione abbia bisogno della discesa in campo di tutti noi, come cittadini, consumatori, professionisti, in ultima analisi, uomini.
Barabino & Partners risponde, scende in campo a fianco di One Ocean Foundation. Crediamo anche noi che there is only one ocean e ci impegniamo a comunicarlo in modo forte e chiaro. Le acque di questo pianeta stanno chiedendo il nostro aiuto e noi dobbiamo e vogliamo esserci, vogliamo aiutare a diffondere, per l’oceano che non ha voce, quel messaggio che l’artista Maria Cristina Finucci, testimonial della Fondazione, ha disegnato e realizzato con due tonnellate di plastica: HELP.
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