Come utilizzare la visual identity per rafforzare il tuo brand

I termini Visual Identity e Brand Identity sono oggi molto ricorrenti nel marketing e nella comunicazione sia online che offline. Alle volte, però, si tende a fare un uso improprio delle due espressioni che vengono utilizzate per parlare dello stesso concetto.

La Visual Identity, infatti, è la forma tramite cui si dà voce ai messaggi, il look&feel di comunicazione del brand, nonché l’insieme delle scelte grafiche che un’azienda compie con l’obiettivo di raccontarsi.

 

Quali sono le componenti principali dell’identità visiva

 

Ci sono alcuni elementi della comunicazione visiva senza i quali un marchio non può considerarsi competitivo e riconoscibile. Stiamo parlando di tutti quegli elementi imprescindibili del brand, tramite i quali un’azienda costruisce la sua intera comunicazione.

Primo fra tutti, partiamo dal logo. Il logo è letteralmente il biglietto da visita di un’azienda: la sintesi di tutti quei valori e caratteristiche su cui il brand si fonda. Per essere un buon logo, quest’ultimo dovrebbe avere come requisiti fondamentali l’unicità e la riconoscibilità.

Non si tratta solo del primo elemento con cui un potenziale consumatore si interfaccia, ma è anche e soprattutto il “simbolo” che l’utente ricorda più facilmente.

I colori, sempre ben definiti all’interno delle brand guidelines, hanno un forte impatto a livello psicologico ed emotivo, motivo per cui sono un elemento imprescindibile nello sviluppo visivo e strategico dell’identità del brand.

La psicologia del colore è un argomento che va studiato a fondo e mai sottovalutato al fine di comprendere la percezione che l’occhio di un potenziale utente o acquirente ha nel momento in cui si interfaccia con esso.

La tipografia è il terzo elemento chiave, che permette agli utenti di riconoscere, soprattutto se ben utilizzata nei payoff e nelle grafiche, il brand. Quest’ultimo, infatti, anche grazie al font prescelto è in grado di essere unico e differente sia nell’online che nell’offline, rispetto a tante altre realtà che operano nello stesso settore o in ambiti differenti.

 

Quali sono i 3 scopi dell’identità visiva

 

L’importanza strategica e concettuale della Visual Identity non è da sottovalutare poiché offre al brand grossi benefici:

  1. favorire visibilità e riconoscibilità
  2. garantire l’incremento della brand reputation
  3. incentivare la brand awareness

 

Cos’è una forte identità visiva

 

L’identità visiva è il primo mezzo con cui un’azienda si interfaccia a un nuovo utente con l’obiettivo di avere su quest’ultimo un impatto non solo emotivo, ma anche mnemonico.

Chi “guarda” una grafica o una campagna pubblicitaria, sia essa online o offline, proprio grazie alla visual identity e alle grafiche precedentemente visionate in diversi contesti, è in grado di riconoscere il brand che sta comunicando.

Non si tratta solo di costruire il look&feel di una determinata realtà, ma è fondamentale costruire un’immagine che crei una forte connessione emotiva con il pubblico osservatore.

Un potenziale acquirente, non effettua acquisti solamente per convenienza o necessità, ma si lascia influenzare anche e soprattutto dall’aspetto emozionale che un marchio è in grado di suscitare, soprattutto se è la prima volta che si approccia con esso.

Come si crea un’identità visiva personale o aziendale

 

Approfondiamo insieme come rafforzare l’identità aziendale. Avere uno stile grafico forte, coerente e aggiornato con il percepito dell’azienda, è l’obiettivo ultimo delle scelte estetiche di un brand. Una visual identity efficace si costruisce su basi e strategie solide, nonché su un brandbook generato appositamente per quello stesso brand.

Tra i must have di una visual identity abbiamo:

  1. Avere ben chiaro l’obiettivo di comunicazione e il target di riferimento è, in assoluto, il primo punto da cui partire per costruire una forte identità visiva. Studiare il target e delineare una personas è sicuramente un ottimo modo per comprendere i gusti e le attitudini di coloro che entrano in contatto con la realtà in questione; così facendo si pone l’obiettivo di dare all’utente una percezione familiare e in linea con le esigenze del target di riferimento;
  2. Un brand deve essere facilmente riconoscibile. Il logo, i colori, i font e tutti gli elementi che concernono la presentazione di un’azienda devono andare in continuità tra loro ed essere facilmente riconducibili al brand stesso attraverso un fil rouge coerente;
  3. Quando si trova una buona identità visiva non significa che questa debba essere eterna e intoccabile nel tempo. Un brand che ha a cuore il proprio stile si aggiorna e tiene in considerazione l’evolversi del contesto in cui si trova cercando, il più possibile, di seguire i trend e l’evolversi del mercato digitale e comunicativo di riferimento. Questo, non significa stravolgere la propria identità, ma avere sempre un focus su cosa succede all’esterno;
  4. Per ultimo, ma non per importanza, le scelte estetiche di un brand devono essere ragionate in un’ottica di riproducibilità. Di conseguenza, bisogna sempre tenere in considerazione i supporti, i device e gli spazi nei quali la comunicazione si presenta, sia essa digitale o cartacea.

Ora che abbiamo messo le basi per comprendere meglio di cosa si tratta, quando sentiamo parlare di Visual Identity, bisognerebbe approfondire l’altra faccia della medaglia: la Brand Identity; l’insieme degli elementi di comunicazione che stanno alla base di un’azienda, per pianificare una strategia di comunicazione.

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