FINANZA E DIRITTO...a parole

SPREAD: una questione di fiducia

 

Terzo appuntamento per la rubrica “Finanza e diritto…a parole” a cura di Barabino & Partners Legal su MAG di Legalcommunity.it , dopo Blockchain e npl, raccontiamo lo spread.

 

Lo spread è talmente potente da costringere un premier a dare le dimissioni, talmente importante da condizionare la stabilità di un paese.

Perché?

La risposta è semplice: fiducia. Epicuro sosteneva che non è tanto dell’aiuto degli amici che abbiamo bisogno, quanto della fiducia che essi ci aiuterebbero nel caso ne avessimo bisogno.

Il vocabolario Treccani definisce la fiducia come un atteggiamento che risulta da una valutazione positiva di fatti, circostanze, relazioni, per cui si confida nelle altrui possibilità, e che generalmente produce un sentimento di sicurezza e tranquillità.

Si può comprare la fiducia?

La fiducia si guadagna, risponderanno gli idealisti. Vero, però si può anche comprare. Come? Pagandola a caro prezzo, un prezzo che sale, sale quanto più si perde credibilità.

Il denaro sostituisce quel sentimento di sicurezza e tranquillità.

Tutte le relazioni interpersonali sono basate sulla fiducia, le storie d’amore solitamente finiscono se c’è un tradimento. Come posso fidarmi di qualcuno che diceva di essere in trasferta per lavoro e invece portava a cena un’altra donna? Curiosamente, a questa domanda nessuno risponde mai in modo preciso. Se ce lo chiedesse l’amica di una vita, che ti chiama ad un orario improbabile e ti ritrovi a cercare di eguagliare la verve di Natalia Aspesi in “Quesioni di Cuore”, risponderemmo no, non ti puoi fidare. Ma la domanda non era “se” posso fidarmi, ma “come”, in che modo posso farlo. L’emotività ci fa rispondere no, il sentirsi feriti e presi in giro di default tende ad escludere qualsiasi possibilità di recuperare la relazione. L’economia è fredda, meno sensibile a tutto questo, quindi alla domanda come posso fidarmi risponde lucidamente: misurando la tua sfiducia e dandole un valore economico. Nel mondo della finanza, sfiducia significa incertezza, incertezza significa rischio, rischio significa interessi più alti.

Lo spread è la differenza di rendimento tra i titoli di stato poliennali italiani (BTP) e gli equivalenti tedeschi (Bund), rendimento significa tasso di interesse.

I titoli di stato sono le obbligazioni che lo stato emette per ottenere liquidità, ne esistono varie tipologie. I BTP rientrano fra i titoli a tasso variabile, cioè il tasso di interesse varia al momento dell’emissione del titolo rispecchiando, appunto, il rischio che l’investitore deve accollarsi acquistandolo. Lo stato chiede agli investitori: prestatemi dei soldi, io ve li renderò.

Ecco che entra in gioco la fiducia. Il valore di riferimento, il Bund, è un titolo in cui il mercato ha tanta fiducia e questo si traduce in un tasso di interesse basso. Gli investitori, in base ad una valutazione positiva di fatti, circostanze, relazioni, hanno maturato il sentimento di sicurezza e tranquillità che la Germania è un interlocutore affidabile. Naturalmente qui si tratta di una fiducia tutta economica, è per questo che il sentimento degli investitori dipende non tanto dalle loro impressioni ma dai giudizi delle agenzie di rating, le influencer del mercato dei titoli obbligazionari, che studiano a fondo la salute dello stato dal profilo finanziario e politico.  Attualmente, Moody’s e Standard&Poor’s ci dicono che la Germania è un debitore “prime” con massima sicurezza del capitale, l’Italia invece ha un rating medio-basso e c’è il rischio che scenda ancora in classifica. Questo si traduce nel rendimento dei titoli: 3,407% per i BTP e 0,423% per i Bund. Lo spread è la differenza fra i due: 298,37 punti (dati al 02 ottobre).

Lo spread è un dato che sconcerta perché è semplice. Nel 2011 ci ha raccontato della fine di un governo e di un’era in tre cifre: 574.

Cambia continuamente il valore dello spread, soprattutto adesso che siamo agli sgoccioli del 2018, il che significa approvazione della legge di bilancio; come un ritratto della condizione del paese in continuo aggiornamento. In un ritratto c’è qualcosa di fatale confida Dorian Gray a Basil, l’amico pittore che non si spiegava perché non potesse più vedere la sua opera. Dorian custodiva gelosamente nascosta quella tela, che fedele rispecchiava ogni suo cambiamento. Lo spread invece è un ritratto del paese a beneficio di tutti, un ritratto potente e chiaro.

Cosa succederebbe se quel bisogno di fiducia di cui parlava Epicuro non riuscisse più ad essere soddisfatto?

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categorie: finanza , opinioni e attualità