STORYTELLING

L’arte del raccontare storie

Sin da bambini ci viene insegnata l’importanza delle storie, dei racconti, del saper intrattenere e incantare anche con poche parole. Dal primo momento in cui spalanchiamo gli occhi sul mondo, siamo immersi in un universo fatto di frasi, sillabe, lettere. Cresciamo, cambiamo ed evolviamo ma la parola rimane la costante di cui non possiamo e non vogliamo fare a meno. Impariamo a comunicare e cerchiamo di farlo nel modo più coerente, efficace e creativo possibile.

 

Tutto ciò che ci circonda può essere abilmente trasformato in narrazione e comunicazione: il futuristico design di una macchina iconica o una nuova acquisizione aziendale. Ciò che rende questi elementi comunicabili agli occhi di aziende e di fornitori di servizi è lo storytelling. Grazie a esso, il nuovo assetto della vettura diventa la soluzione perfetta per “sgommare” nel futuro con stile, mentre l’acquisizione diviene un’importante pietra miliare.

 

L’origine dello storytelling

 

Ma di cosa si tratta nello specifico? A voler risalire agli estremi albori del concetto stesso di storytelling, è possibile tornare a 30 mila anni fa e, nello specifico, alle pitture rupestri: sin dalla preistoria l’uomo avverte la necessità di esprimersi, raccontare e condividere. Momenti di vita quotidiana, miti e simbologie venivano trasposti in forma di racconto visivo e organizzati secondo una sequenza logica che oggi potremmo definire vicina alla struttura del discorso narrativo, che rende ordinato, comprensibile e comunicabile il vissuto personale.

 

 

Una pietra miliare nello sviluppo dello storytelling è invece rappresentata, in anni decisamente più recenti, dal boom dei blog nel 2004. Diviene infatti pratica comune e condivisa quella di raccontare e raccontarsi al mondo esterno attraverso il supporto di internet. È proprio il web a segnare un decisivo punto di svolta per quanto riguarda lo sviluppo di questo potente strumento: con la pervasività concessa e promossa dai social media, lo storytelling assume una rilevanza unica nel suo genere, declinandosi in differenti formati adattabili al device attraverso cui la comunicazione viene erogata.

L’obiettivo, per quanto cinico e asettico possa apparire, rimane quello di creare una connessione emotiva e un rapporto di fiducia con il proprio pubblico di riferimento, spesso usando la  creatività: emozionare per persuadere.

 

Una leva strategica per il business

 

Oggi lo storytelling è uno degli strumenti più preziosi di cui disponiamo, efficace tanto nel B2C quanto nel B2B: notizie, eventi, identità e missione dei brand possono essere raccontati e infiorettati anche in chiave digitale tramite l’arte della retorica e della narratologia, facendo sì che sia proprio la nostra narrazione a rimanere impressa nella mente degli utenti. Per rendere ciò possibile, è necessario partire dall’individuazione di un’idea, un insight.

Da questo primo passo ci si muove dunque verso la creazione di un armonico intreccio tra testi, elementi grafici e visivi, siano essi video o contenuti statici e, perché no, musica.

In quanto linguaggio universale, lo storytelling non presenta alcuna “controindicazione” all’uso, se sfruttato in modo assennato. Esso rappresenta, anzi, uno strumento dalle numerose sfaccettature e che permette rivisitazioni continue, a seconda delle differenti necessità. Occorre però partire da una domanda prioritaria: qual è la storia che vuoi raccontare?

categorie: opinioni e attualità